L’ausla c’è
Dopo la notte fonda e tribolata delle quattro sconfitte nelle prime quattro giornate di campionato, l’ausla torna a vedere la luce in fondo al tunnel, con una sonora vittoria che scaccia gli spettri della crisi e permette al miste di arrivare con tranquillità almeno fino al panettone natalizio.
Il Prince, miste della squadra coniglia, rinuncia alle alchimie tattiche di inizio campionato e punta sull’usato sicuro: accantonato un mercato estivo evidentemente fallimentare (Lancerotto-Dinho, Composta-Beckham, Fantin-Rubinho nemmeno convocati, Franck in panchina) si riparte dalla vecchia guardia: dagli armadi risputano il cet cet, il pisciu, il ghiotto portierun, il fedebertulo, che si scrollano di dosso la naftalina e schiantano quei mentecatti che si trovano davanti come avversari.
Ma andiamo con ordine.
Ghiottoportierun: Non ha colpe sui due goal, o se ce le ha non me lo ricordo. Comunque si esibisce in una spaccata salvaporta e rinvia con precisione insospettata dati i ferri da stiro che tiene al posto dei piedi. Sbrissia qualche pallone in presa, gli avversari reclamano per un rigore ma lui se ne fa beffe. FANTAGhiotto, Seiemmezzo.
AlénPascàl: Torna nella posizione che gli è cara e si trova di fianco un compagno che tanti vorrebbero avere solo come sbandieratore di rimesse a bordocampo. Se ne fa una ragione, randella di gusto, insulta suo fratello, tutto questo senza farsi mai sorprendere dagli avversari. Muro. Dal sei al sette per lui.
Tacchi: Punto sul vivo dell’orgoglio, ringalluzzito da una fascia di capitano che sente sua, il tacchinazionale si trasforma e da timida comparsa si rende protagonista: colpi proibiti, polemiche futili, scivolate assassine non fanno rimpiangere il miglior Dieguito. Forse la sua miglior partita auslatica. Meriterebbe anche 8 ma la puzza insostenibile delle sue cavigliere non lo porta oltre un Setteemmezzo.
LucaGrave: Sempre bello vederlo giocare, il metronomo della squadra con il piccolo vizietto del fallo brutale. Sgroppa sulla destra, ma anche sulla sinistra, ma anche dietro, insomma lui fa quello che serve, anche se è al centro che a PanealPane piace di più. Niente fallo violento questa volta, sinonimo di poco impegno. 6 più.
LucaPisciu: Catapultato nella mischia per la peste che ha colpito metà squadra, fa il suo sporco lavoro. Picchia e prova un po’ a giocare pallaaterra, sbuffa e sbaglia anche qualche passaggio, ma il tutto indossando una calzamaglia che lo rende il più buso dei 14 in campo. Se vogliamo essere pessimisti non ghà fià, ma noi preferiamo dire che tiene molto bene la posizione. Sette facile.
Cet Cet: Anche lui come il Grave si deve adattare a ruoli un po’ bizzare, compreso fare la prima punta. Bravo è bravo, ma il confronto con il GranStatuffatore dall’altra parte è impari. Forse la cicca nelle pause in panchina in questo non lo aiuta. La sua tennica permette alla squadra di giocare di più palla a terra. Ha il grande merito di piazzare la prima pappa con una grande punizione di esterno sotto l’incrocio, anche se in realtà è stato il miste a telecomandare il suo tiro. Actum, non agens. Dal sei al sette.
FranckPascàl: Parte a sorpresa dalla panchina, e quando entra dà il solito grande contributo in termini di corsa, gioco, e insulti scambiati con il fratello. Poco fortunato al tiro, nel secondo tempo decisamente sprecone, ma la partita era già in saccoccia. Si porta dietro l’irruenza dei suoi vent’anni, che in una squadra gerontocratica come l’Ausla non può essere vista che come la peste. Una pipì collettiva nelle docce potrebbe essere utile a ristabilire le gerarchie. Sei.
Ilfabio: L’arma segreta dell’ausla, che il miste già vezzeggia come un divo. Pompa come un assatanato, come un martello pneumatico dell’amore. E poi tira e tira e pompa e pompa e tira. 3 goal, di cui uno da raccontare ai nipoti. Tanta roba. Mezzo voto in più per aver saltato l’allenamento come il miglior Cassano. 8 e mezzo.
IlBertulo: Sornione come il suo sorriso mefistofelico, ma anche letale come il suo fiato mefitico, il fede quando gioca la mette, c’è poco da dire. Segna uno o due goal, se ne mangia altri di colossali. Ma lui è fatto così, mai banale, forse l’ultimo grande artista di questo calcio ai minimi termini. Sette.
Miste: La squadra si sta plasmando a sua immagine e somiglianza, anche se gli schemi tattici devono ancora essere metabolizzati. Si ha la sensazione che quando si testerà sul campo l’inusitata Punizione-Senza-Barriera il processo di maturazione sarà completo. Nel frattempo il tabù della prima vittoria è sfatato. Risponde così ai tifosi che chiedevano la sua testa, ma dovrà recitare una mea culpa per un mercato estivo che stenta a convincere. In crescita. 7.
PanealPane
1 commento:
pagelle a dir poco imbarazzanti....chiaramente di parte e contro il nuovo che avanza...quella di tacchi venturi desta scalpore...al massimo può prendere 5,5 e lui lo sa....Fabio poi....cmq serve riconfermarsi lunedi con una squadra piu' seria...essendo l'ultima prima della soate qualcuno porti il panettone per il mister!!!!!!anzi visto il suo tifo calcistico il pandoro che è meglio!!!!un saluto dall'uomo invisibile
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